tontonews

Lettere aperte. E subito richiuse


Caro professor Carrington,
la ringrazio per la cena deliziosa, per il libro, e per la citazione che sicuramente non merito. Concordo sull’interpretazione della concezione dualistica presente in Freud, sfociata nel dualismo più radicale tra pulsione di vita e pulsione di morte. Quello che mi chiedo è se la psicoanalisi sia perciò una sorta di derivazione del pensiero agnostico, che vede all’origine non un solo principio, il Bene, ma appunto l’antagonismo di due principi, il Bene e il Male, cioè Dio e la sua ombra. E com’è possibile, per un cristiano e monoteista, rifiutare l’impostazione dualistica espressa dalla gnosi e dunque sottesa alla psicoanalisi? Lo riconosco, è una questione delicata.
Un’ultima domanda. Ho letteralmente adorato il welsh rabbit accompagnato dal delizioso Pignoletto dei Colli bolognesi. La domanda: concordo che nella ricetta originale sia richiesto il cheddar, ma non potrebbe essere sostituito con la fontina? Non me ne voglia: è un’idea piuttosto trasgressiva, ma, chissà, potrebbe funzionare nell’eventualità che, qui nelle colline toscane dove passerò tutta la prima quindicina d’agosto, non trovassi una data qualità di formaggi.
Nell’attesa di una sua gradita risposta, e ringraziandola ancora per l’ospitalità come sempre squisita, le invio i più cordiali saluti.

George B. Townsend

***

Zia Melena,
voi siete una donna che vi porterò sempre sul palmo della mano perché mi avete fatto la grazia che mi aspettavo da non so neanche io quanto tempo. La fattura che le avete fatto a quell’imbirdicuta di mia suocera c’è ne voluto di tempo ma alla fine è fatta: che ci aveva un sorriso di denti candidi, e che ora li ha persi tutti per la piorrea. Che Dio vi abbia in grazia e ve ne renda merito come ve ne rendo io, non sono i quindici euro che ho speso per la fattura, ma comunque ve ne sarò sempre grata.

Carmelina

***

Egregio Comandante,
ho molto apprezzato l’impegno profuso dalla Polizia municipale nella lotta all’abusivismo commerciale che ormai invadeva i nostri mercati all’aperto, e che ha dato i frutti sperati grazie alle denunce e al sequestro immediato delle merci poste in vendita abusivamente. Ho avuto già modo di ringraziarLa, come Lei avrà già avuto occasione di constatare, attraverso la stampa a noi più favorevole. E sono sicuro che molti cittadini e nostri elettori hanno apprezzato l’azione di polizia.
Purtroppo, la stampa a noi sfavorevole ha approfittato dell’occasione per innestare la solita pretestuosa polemica, con una difesa non proprio ineccepibile, anzi parlerei di vera e propria strumentalizzazione, degli ambulanti extracomunitari non autorizzati al commercio, e affermando che nel sequestro di 1.605 chili di limoni, 10 di aglio, 627 di erbette e aromi, che poi abbiamo provveduto a distribuire gratuitamente alle mense scolastiche cittadine, erano compresi venti etti di una polvere bianca non meglio identificata. Lei ne sa niente? Ho ricevuto una comunicazione da parte della direttrice di una scuola materna, dove si afferma che i bambini hanno assunto nella settimana in corso uno strano comportamento: nel pomeriggio, escono da scuola procedendo all’indietro, come fanno i gamberi, e non fanno altro che ridere.
Con i migliori auguri per il Suo encomiabile lavoro.

Il Sindaco

***

Egregio Signor Guidotti,
desidero informarLa che i miei confratelli hanno apprezzato la nuova linea telefonica dedicata, che ha migliorato e sveltito di molto la comunicazione col nostro istituto, perciò desideriamo ringraziarLa per l’impegno, i preziosi suggerimenti, l’efficienza delle moderne tecnologie da Lei introdotte. L’unico problema che andrebbe risolto consisterebbe nella modifica della voce registrata “attendere, prego” in “attendere, grazie”. Trattandosi di istituto religioso, quel “prego” risulterebbe un’affermazione piuttosto ovvia, e inoltre ad alcuni suggerirebbe una fastidiosa coercizione.
RingraziandoLa per l’attenzione, e nell’attesa di un nuovo intervento dei Suoi tecnici, sono certo di farLe piacere comunicandoLe che il Padre, per mio tramite, Le invia la sua benedizione.

Don Ruggero Colonna

***

Gentile Signora Galimberti,
siamo lieti di comunicarLe che il Suo nome fa parte di una selezionata rosa di finalisti che avranno diritto, una volta esaurite le semplici pratiche che di seguito specifichiamo, ad un premio veramente favoloso: un viaggio per due persone, compreso il soggiorno di sette giorni all inclusive, nella stupenda isola di Exxon nell’Oceano Pacifico, esclusivissima località che Lei sicuramente conoscerà, meta del jet set internazionale. L’isola, una vasta piattaforma artificiale rivalutata da prestigiosi architetti internazionali per conto del noto miliardario americano Paul Goldenson, e che fa parte dello stesso meraviglioso arcipelago in cui si trovano le isole Shell, Mobil, Chevron e Texaco, dotata di ogni comfort e di un lussuosissimo hotel con piscina e vista mozzafiato, è quanto di più prestigioso si possa immaginare per una vacanza veramente originale e indimenticabile.
Lei, Signora Galimberti, è stata scelta tra migliaia di persone: non butti via questa grande opportunità! Ma come approfittarne? È molto semplice. Compili la cartolina allegata, con tutti i suoi dati, più un contributo spese di soli 49,00 euro, imbusti il tutto e lo spedisca al più presto. Questo le darà la possibilità, praticamente certa, di fare un viaggio di sogno in una località ambita da tutti. Non perda tempo: saranno valide soltanto le cartoline inviate entro il 26 aprile. Dopo una settimana, verranno estratti i nominativi degli aventi diritto: sono assolutamente sicura che Lei sarà tra i fortunatissimi!
Inoltre, alle prime dieci persone che invieranno la cartolina e il piccolo contributo spese, verrà offerto in omaggio un prezioso set di tre penne a sfera (con la possibilità di scegliere tra gli inchiostri nero, blu o rosso) create per Lei dal designer di fama mondiale Leo Crespello.
Lei è fortunata, Signora Galimberti, la vita le ha sorriso! Occasioni come questa capitano una sola volta nella vita. Risponda alla chiamata della fortuna, e ci ringrazierà di sicuro!
Complimentandomi ancora con Lei, e augurandomi di vederla presto all’Exxon con in mano un saporoso Daiquirì e all’orizzonte un magico tramonto infuocato, Le invio i più cordiali saluti.

Giannella Vicorelli
Marketing Chief C.A.P.R.E. S.r.l.

***

Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,
sono qui per ringraziarLa infinitamente di aver concesso la grazia a Galliani Luigi come Le avevo chiesto con le lacrime agli occhi.
Purtroppo, per disgrazia di quelle che vorremmo non ci capitassero mai, la grazia non è pervenuta a mio figlio Luigi, condannato per il furto di un trattore avvenuto in località Sorresina (VT) ma, per un tragico errore, a tale Galliani Luigi di Bauletto (VT) perciò disgraziatamente omonimo di mio figlio, condannato all’ergastolo per aver assassinato la mamma paralitica e una cugina sua dopo averne abusato a lungo e che ora purtroppo è libero di fare quello che vuole. Lo dico senza invidia, per carità.
Per somma disgrazia, l’avvocato di mio figlio che noi abbiamo consultato a costo di duri sacrifici, che stiamo ancora pagando i debiti per le ingenti spese processuali, ci ha riferito che una volta concessa la grazia non c’è più niente da fare e che forse forse bisognerà aspettare un nuovo Presidente. Io, che Dio mi fulmini se è vero, non mi auguro di sicuro la Sua morte, anche se la Sua età molto avanti negli anni potrebbe farlo pensare, Illustrissimo Signor Presidente, ma spero con tutte le forze che mi sono rimaste che non debba aspettare un altro Presidente perché dia un’altra grazia a mio figlio, questa volta giusta.
All’uopo le fornisco tutti i dati esatti di mio figlio, la data e il luogo di nascita, allego la sua fotografia in diverse posizioni da solo e con amici, e per riconoscerlo meglio le dirò che mio figlio Galliani Luigi lo chiamiamo tutti Nino in famiglia, i suoi gusti sono la pizza con i wurstel con le patatine fritte e il tiramisù, la fidanzata si chiama Melandri Rosalba di anni 18 attualmente disoccupata ma di buona famiglia frequenta un corso di estetista, e lui ha come segno particolare l’alluce valgo e si arrossano gli occhi quando c’è il polline di pioppo, fenomeno che è dimostrabile nel mese di aprile o maggio.
Credo a questo punto che Galliani Luigi mio figlio sia inconfondibile, ma che se servissero ulteriori informazioni noi siamo a Sua completa disposizione anche nelle ore notturne, festivi compresi, non Si preoccupi di disturbarci perché siamo sempre svegli aspettando una seconda grazia. Ed è per questo che La ringraziamo fiduciosi.
Con Osservanza Immutata.

Mastrandrea Mariangela in Galliani

***

Caro,
sono uscita cinque minutini per prendere le sigarette. Se dovesse telefonare Silvia, dille che richiamo appena possibile. Nel frigo c’è della carne da fare in padella, come contorno guarda nella credenza a destra, va bene anche una scatola di piselli De Rica, scegli tu. Quando torna Francesca, mi raccomando, dille di non lasciare il solito casino nel bagno. Emanuele deve finire i compiti, domani ha l’interrogazione di scienze e ha già preso un’insufficienza, controlla che non vada a dormire troppo tardi e che non lasci il computer acceso. Comunque è Francesca che mi preoccupa, credo che abbia una storia con un tipo che ha conosciuto in vacanza, sai come sono queste cose. Ricordati che domani scade l’abbonamento Rai. Uno di questi giorni bisogna parlare con l’amministratore per la questione della cantina, non è possibile andare avanti con lo scarico in quelle condizioni. Se Emanuele è ancora sveglio, chiedigli se ha deciso per il liceo linguistico: lo so che è ancora presto, ma è meglio pensarci prima. Cerca di convincerlo. Poi c’è la questione dei denti di Francesca: è inutile che rimandi, tra sei mesi c’è il controllo dall’ortodontista e dovrà mettere per forza l’apparecchio, che lo voglia o no. Ricordati che l’appuntamento è per il 23 marzo alle 17,30. Stai attento che Francesca non stia troppo al telefonino: stiamo pagando delle cifre mostruose. Meglio pagare meno telefono e mettere qualcosa da parte: un giorno si sposerà, magari avrà un lavoro, avrà dei figli, ma è bene che arrivi a quel momento con un minimo di indipendenza economica. Ho visto un abito da sposa bellissimo in via Tronchetto: quando hai tempo, portala a vederlo, è da urlo. Ah, dimenticavo, c’è la questione della donna delle pulizie: devi parlare assolutamente con la signora Cataldo che sta al quarto piano, mi diceva che ha una filippina che costa poco e lavora bene, decidi tu. C’è anche il problema della doccia: secondo me c’è una perdita, bisognerebbe chiamare l’idraulico, si chiama Roversi e il numero di telefono è nell’agenda in cucina, insisti perché dice sempre che è molto impegnato. Il prossimo anno bisogna rifare assolutamente il soggiorno: puoi chiedere a Claudia, che conosce degli imbianchini molto bravi, puliti, e non costano molto. Adesso che mi ricordo, mi sa che i piselli sono finiti: per la spesa quotidiana, c’è il negozietto all’angolo, anche se è caro come una farmacia. In ogni caso, per le emergenze c’è la rosticceria di via San Marzano. Per la spesa del sabato, io preferisco l’iper di piazza Bignami, è una questione di comodità. Comunque, non addormentarti davanti al televisore e vai a dormire presto altrimenti la mattina ti svegli sempre di malumore. Magari leggi un bel libro, una bella camomilla e via. Sono sicura che quest’anno ti daranno l’aumento e che finalmente riconosceranno i tuoi meriti. Non ci piove. Ricordati anche di prenotare con un certo anticipo la casa a Varigotti, anche se a me piaceva di più quella casa rosa vicina alla casa dei Vizzini. Però, non sarebbe male cambiare, che so... un bel viaggio all’estero! I ragazzi cominciano a diventare grandi e indipendenti, prima o poi faranno le loro vacanze con i propri amici, avranno le loro storie più o meno durature, e anche tu, ne sono sicura, troverai l’occasione di sentirti felice e appagato, chissà, magari in vacanza, quando meno te lo aspetti. C’è quella nuova dell’amministrazione, me ne hai parlato, è carina, forse un po’ troppo giovane, però mai dire mai. Può succedere di tutto nella vita. Bisogna dare tempo al tempo: i figli diventano grandi, diventerai nonno, giocherai a calcetto con i nipoti, e la vita scorrerà serena. Tra dieci o vent’anni, oggi sarà solo un ricordo. Comunque, puoi farmi un favore? Prima di andare a dormire, ricordati di chiudere la finestra nel soggiorno e di chiudere il gas in cucina. La manopola è in basso a destra sotto la finestra. Grazie!
Ciao amore.

Laura

***

Egregio dottor Benatti,
con riferimento al documento n. 1478 del 14 c. m., le specifichiamo che abbiamo provveduto ad operare uno screening particolarmente attento del file in oggetto. Purtroppo, riteniamo che la sua idea non abbia le caratteristiche necessarie per trovare pieno consenso nell’ambito delle nostre attuali scelte strategiche. L’idea di “allargare il buco dei tubetti dei dentifrici”, in modo che gli utenti finali facciano un maggiore uso del prodotto, non ha provocato alcun particolare feed back: non è giudicata gimmick dall’Ufficio Sviluppo, non contiene un particolare eye appeal secondo l’Ufficio Marketing, né si ritiene che ciò possa produrre, come lei sostiene, un maggiore fatturato.
Ho sottoposto personalmente la sua idea all’Ing. Marco Squinteri. L’Ing. Squinteri, pur apprezzando l’impegno rivolto al miglioramento dell’azienda, rileva, nello specifico, che l’ipotesi di “allargare il buco dei tubetti” con lo scopo di aumentare il consumo e di incrementare le vendite dei nostri dentifrici è indimostrabile, perciò non ritiene utile promuovere alcuna canvas all’uopo. Ricorda, a titolo esemplificativo, che anche un’autostrada può essere ampliata, ma non per questo incrementerà il numero di utenti: gli utenti saranno sempre gli stessi, con la differenza che viaggeranno più agevolmente.
Di conseguenza, si potrebbe dire che, dall’allargamento del buco dei tubetti, i nostri utenti finali trarrebbero un certo benefit, poiché l’intervento di allargamento del buco agevolerebbe la fuoriuscita della pasta dentifricia; ma, per contro, la nostra azienda non trarrebbe da tale intervento un concreto beneficio, se non una maggiore soddisfazione dell’utente. È altresì vero che una maggiore soddisfazione dell’utente, non basata sul prodotto in sé, non determina, matematicamente, un rilevante incremento delle vendite. Come è vero che una maggiore uscita della pasta dentrificia dal tubetto provvisto di un buco allargato, potrebbe, al contrario, irritare il consumatore, portandolo a screditare la nostra azienda e intaccando, in un certo senso, la brand loyality.
Pertanto, pur ringraziandola per aver redatto una relazione mirata al miglioramento dell’azienda di cui lei è dipendente, e ringraziandola per il suggerimento tempestivo, anche se giudicato non appropriato e non rientrante nell’attuale planning e nell’operative line dell’azianda, confermandole la nostra stima e la soddisfazione per l’impegno di cui sopra, cogliamo l’occasione per informarla che, a causa di un esubero verificatosi nell’ultimo trimestre nell’Ufficio Brevetti di cui lei fa parte, l’Ufficio Personale le comunicherà a breve il licenziamento immediato con lettera raccomandata.
Ringraziandola ancora per l’impegno dimostrato, voglia gradire i nostri più cordiali saluti.

Marta Chiffon D’Adda
Vice President Executive Assistant
Dentolover S.p.A.

***

Egregio Elettore,
viviamo in tempi pregni di incertezze. Certi valori tradizionali vacillano, se ne impongono di nuovi. La famiglia viene minata nelle sue fondamenta, tanto che la figura un tempo rocciosa del capofamiglia sembra ormai compromessa dalla crescente confusione di ruoli, dalle rivendicazioni di una società eccessivamente giovanilista, da chi, e mi riferisco a un certo universo femminile, mette in crisi costante l’autorevolezza del maschio. La prossima chiamata elettorale rappresenta, per Lei, un’occasione importante e decisiva per affermare i valori in cui Lei crede. Valori che condivido con Lei, da sempre. E che, con il Suo prezioso voto, intendo difendere e rafforzare.

Vota Bernasconi

***

Gentile Elettrice,
viviamo in tempi pregni di incertezze. Certi valori tradizionali vacillano, se ne impongono di nuovi. La famiglia va rinnovata nelle sue fondamenta, e il semplice ruolo di moglie che deve subire le prevaricazioni del maschio, e di madre che deve sopportare quotidianamente le angherie di una società immatura, appare ormai superato dall’esigenza di riscatto totale nei confronti di un mondo radicalmente arrogante nei confronti delle donne. La prossima chiamata elettorale rappresenta, per Lei, un’occasione decisiva per affermare i valori in cui Lei crede. Valori che condivido con Lei, da sempre. E che, con il Suo prezioso voto, intendo difendere e rafforzare.

Vota Bernasconi

***

Caro giovane elettore,
viviamo in tempi pregni di incertezze. Certi valori tradizionali vacillano, se ne impongono di nuovi. La famiglia va cambiata nelle sue fondamenta, e il ruolo di figlio supino e obbediente agli anacronistici dettami di una società fondata sul regime imposto dagli adulti, da padri vendicativi, da madri sempre più invadenti, da una società autoritaria, appare ormai largamente superato dalle valenze libertarie di questa nuova epoca. La prossima chiamata elettorale rappresenta, per te, un’occasione decisiva e rivoluzionaria per affermare i valori in cui tu credi. Valori che condivido con te, da sempre. E che, con il tuo prezioso voto, intendo difendere e rafforzare.

Vota Bernasconi

***

Gabriella carissima,
devo dirti la verità: anch’io sono abbastanza indecisa per queste elezioni. Come al solito mi sembrano tutti uguali, sai che non mi occupo molto di politica. Però oggi ho ricevuto una lettera che mi è sembrata molto carina. Ti invio un fax. Può essere un’idea. E poi è donna, si chiama Vota Bernasconi, il che non è male. Anzi.
Ciao e a presto.

Lina

***

Signora Oriana,
sono il suo postino e, questo è veramente il colmo, siccome non riesco a consegnarle la posta, sono costretto a scriverle questo post-it che vado a incollare nell’albero di fronte all’entrata della sua casa al civico 34/b, sperando che uno di questi giorni lei esca di casa e lo legga.
Lei sa bene qual è il mio problema. Ogni mattina trovo della gente che se ne sta barricata in casa dietro alla porta blindata, impaurita all’idea di uno sconosciuto, di ladri, di malintenzionati. E lei è una di queste persone che ha paura. Ma io non sono né un ladro né uno spacciatore di droga: io devo fare soltanto il mio lavoro. Non scherzo: lei sa quanto pesa il mio borsone? Dentro ci sono 25 chili di posta, e sei giorni su sette, dalle 7 alle 13, me ne porto almeno 60 chili sulle spalle. Avanti e indietro, perché ormai non riesco a consegnare tutta la posta, e me la devo riportare in sede. E ogni mattina ricomincia la stessa storia. La mia vita è diventata un inferno. Tutto questo per 900 euro al mese con vent’anni di anzianità. Ma chi me lo fa fare? Mi dica: le sembra una cosa bella? Ma lo sa lei che non faccio un week-end da vent’anni? E lo sa che per colpa sua e di quelli come lei mi è venuta una gastrite nervosa e una duodenopatia iperemico erosiva?
Per favore, apra il portone, lo so che lei è in casa. Io capisco perché ha paura: c’è indifferenza tra vicini di pianerottolo, figuriamoci cosa succede con uno sconosciuto. Ma io sono il suo postino: si deve fidare! La sicurezza è un diritto, ma lei sta esagerando. Non dia retta alla televisione: dicono che l’Italia è invasa dai clandestini e dai delinquenti, ma tutta questa paura è immotivata e grottesca. Adesso il ministro della giustizia e quello della difesa stanno dicendo che vogliono rendere più facile il possesso di armi da fuoco da parte di tutti i cittadini. Ma così non si difendono i cittadini, così diventiamo tutti più feroci e pericolosi. Scusi, signora Oriana, ma me lo immagino io cosa farebbe lei se il ministro della difesa le mettesse in mano una pistola beretta.
Insomma, signora Oriana, non dia retta a questi politici che vogliono solo spaventare la gente, perché così dicono che solo loro la sanno difendere dai delinquenti: i delitti sono diminuiti, non è vero che sono aumentati. Glielo dico io che giro tutto il quartiere da vent’anni, più della polizia. Questi politici usano la televisione per fare propaganda a se stessi, dia retta a me. L’Italia è ancora un bel paese. Cosa vuole che siano quattro immigrati? Anche i nostri nonni emigravano. Vogliamo diventare tutti razzisti e xenofobi? Siamo italiani, siamo cattolici, e ormai tutta la religione cattolica è ispirata alla tolleranza. Ma lei va in chiesa? Dio buono, la prego, mi apra perché adesso non ne posso più, mi sono proprio stufato.

Il suo postino
***

Gentile signor Masini,
abbiamo ricevuto il Suo curriculum vitae, e La ringraziamo per aver scelto la nostra azienda rispondendo all’annuncio con cui cercavamo giovani esperti di nuovi linguaggi, motivati, simpatici e collaborativi. Purtroppo, riteniamo che non sia adeguato alle nostre attuali esigenze che vedono la nostra azienda in fase di ammodernamento, di forte rinnovamento tecnologico, in linea con i recenti sviluppi informatici.
Distinti saluti.

Cav. Silvio Corto di Roccapianura
Chiari & Corti S.p.A.

P.S. Crediamo di farLe cosa gradita segnalandoLe un errore di trasmissione, dato che il documento inviato contiene alcuni elementi inspiegabili, dovuti, si presume, ad un cattivo funzionamento del suo computer, come ad esempio i segni:

;-)

:-P

:-O

Le consigliamo, pertanto, di rivolgersi ad un centro assistenza qualificato.

***

Gentile amico,
la ringraziamo per aver scelto la nostra casa editrice. Abbiamo esaminato il manoscritto che ci ha inviato, l’abbiamo letto con molta attenzione e abbiamo rilevato alcune incertezze insieme ad alcuni spunti originali.
Riteniamo interessante l’idea della trilogia, poiché crea attesa e fidelizzazione nel lettore. Suggeriamo comunque una lieve modifica ai titoli: Benvenuti all’inferno, Né qui né là, Paradise Club.
Ci permettiamo di suggerire anche un piccolo escamotage: il personaggio narrante potrebbe essere una donna, e chiamarsi “Deevina”, una poetessa-cantante maudit che si perde in un bosco e che, dopo aver subìto uno stupro da parte di uno stambecco, ha delle visioni. Da qui, potrebbe partire la trilogia di cui sopra, con repentini flashback nel 1300, e ritorno alla nostra epoca. Troviamo molto eccitante l’accento fiorentino.
Molto bella, nel primo libro, la discesa nell’imbuto sino al centro della Terra: Gerusalemme è un’ottima location che suggerisce conflitto, guerra di spie nell’ambito mediorientale, eterna lotta tra il bene e il male. Nel secondo libro, ci sembra particolarmente interessante l’idea di avventurarsi nella montagna dell’emisfero australe in compagnia virile di un esperto, Virgilio, ma crediamo che sia più attuale il proseguimento del viaggio attraverso un motore di ricerca; perciò l’amico Virgilio potrebbe diventare www.amicovirgilio.it. Nel terzo libro, è opportuno caricare le valenze lesbiche tra le due donne, cioè Deevina e il personaggio femminile che preferiremmo chiamare Bea (invece di Beatrice). Disturba il lieto fine: sarebbe preferibile un fondo di ambiguità, dove non prevalga né il bene né il male. Sarebbe interessante creare anche un sito (www.deevina.com) con giochi interattivi, notizie, forum, insomma un contatto continuo con i lettori.
Apprezzabile la scrittura, ma il linguaggio necessita di un certo ammodernamento. Per spezzare la prosa, utilizzeremmo la forma da lei scelta (i versi) solo in un’ottica di sporadiche canzoni (buona l’idea dei “canti”), ma i versi dovrebbero diventare non più terzine, ma quartine; e comunque riteniamo che l’endecassilabo sia poco adatto alla forma hip-hop, che oggi va per la maggiore. Consigliamo di dare discreta rilevanza ai temi orrorifici, che hanno bisogno di ulteriore sviluppo. Abbiamo riscontrato molti errori di battitura: ad esempio, rinova invece di rinnova, rispuose invece di rispose, imperadrice invece di imperatrice, fiso invece di fisso, e così via. Troppi errori, forse derivati dal dialetto fiorentino, di cui lei, evidentemente, fa largo uso.
Per quanto riguarda il nome, sospettiamo che sia già utilizzato (sarebbe utile verificare con la SIAE), e comunque riteniamo che Dante Alighieri sia privo di appeal. Ci permettiamo di indicarle delle alternative, a seconda del mercato in cui intenderebbe operare: Al Ghieri, Mohammed Alì Kieer, Bob Dante, Dan Alkier, Alice Kiery.
Fatta questa opportuna premessa, caro signor Alighieri, ci dispiace non poter inserire la sua Divina Commedia nelle nostre attuali scelte editoriali.
Con i più cordiali saluti.


Bruno Vericoso
Eckbete Edizioni


G. G.